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Torre dei Moro, un anno dopo l’incendio che infiammò il grattacielo

Un anno dopo, nulla è cambiato. 29 agosto 2021 – 29 agosto 2022, 365 giorni dall’incendio della Torre dei Moro in via Antonini 32. Una tragedia che non comportò vittime ma che costrinse le famiglie a non avere più un tetto e dover trovare una sistemazione d’emergenza. Una ricorrenza dolorosa per gli sfollati, che vivono ancora, in maggioranza, ospiti da amici e parenti, e sono preoccupati per i mutui bancari, che presto potrebbero ripartire. Pochi hanno acquistato una nuova abitazione, alcuni sono stati collocati in case messe a disposizione dal comune di Milano in base a requisiti di reddito. Gli 82 appartamenti sono tutti inagibili e 17 di loro sono completamente distrutti, mentre 16 sono in gravi condizioni. La speranza dei residenti è che, a settembre, la magistratura dia il via libera per i lavori di ricostruzione. Tre archistar (Stefano Boeri, Alfonso Femia e Alessandro Scandurra) hanno presentato e donato ai condomini altrettanti progetti architettonici: potrebbe essere scelto uno di loro entro il mese di ottobre, dopodiché si dovrà concordare un budget con Reale Mutua. Nelle prossime settimane l’assemblea condominiale deciderà quale progetto privilegiare dando la priorità a quella che sia «sicura, funzionale, tecnologica e green» e «si inserisca nel contesto di un quartiere oggetto di grande riqualificazione, vicinissimo allo Scalo Romana e Symbiosis». Resta l’incognita budget così come la data di fine lavori che gli inquilini vorrebbero collegata alle Olimpiadi del 2026 con uno degli impianti sportivi che sorgerà a meno di un chilometro dalla Torre. A giorni invece si dovrebbe andare verso il deposito dell’avviso di conclusione delle indagini che coinvolge almeno una decina di indagati e che fa seguito al provvedimento giudiziario del marzo scorso che dispose il dissequestro dell’immobile essendo venute meno le esigenze probatorie e i pericoli di cedimenti strutturali.

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